I Ban e quel senso di Perplessità

All that Glitters is banned.

Nessuna eruzione o senso di ingiustizia lampante che accende gli animi, solo un fastidioso senso di perplessità che accompagna ognuna delle considerazioni o interrogativi che arriveranno a cascata da qui in avanti.

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AtG è stata bannata per Boros: la sua versione sporcata


La versione pura che andava praticamente all-in sull’aura incriminata, ossia la veste UW, aveva avuto un enorme e preoccupante successo iniziale durato 2-3 settimane per poi subire una brusca frenata quando il meta si è adattato con side riviste e qualche accorgimento di main.

Sorvolando sull’annosa questione che riguarda il sottile confine tra “il meta si è adattato” e “il meta è stato warpato”, il vero problema è stato quando All that Glitters si è ritrovato in shell che potevano tranquillamente vincere senza: non parlo tanto del walkeristicamente imbattibile ma dannatamente instabile Jeskai Glitters quanto di un rinato Boros Synth.

Boros ha sempre avuto il piccolo grande difetto di non riuscire a chiudere in tempi ragionevoli contro Mu sfavorevoli come Tron o Familiars, dovendo per forza provare a grindare l’avversario o cercare di accumulare abbastanza botti in mano da chiudere in midgame.
All that Glitters ha fornito all’archetipo un solido pulsante scam aiutato anche dal fatto che, con 8 Thraben, i pezzi per terra da incantare raramente mancano: mu che prima proibitivi erano diventati tranquillamente scammabili.

L’introduzione di AtG in Boros dava all’archetipo un enorme vantaggio perchè destabilizzava il playstyle avversario: quanto fa male dover stare e open perdendo spesso il mana contro un mazzo che può tranquillamente grindarti di piccione into sasso e quanto ci si sente stupidi a dover sidare soluzioni apposite alla glitterata contro un archetipo che, in previsione di ciò, la può sidare fuori?
Spoiler: carte come Destroy Evil sono clamorosi blank se Boros sida fuori Glitter.

False Tempo e sidate obbligate sono due ingredienti fondamentali che, abbinati al piano Scam, spiegano come Boros sia passato da un mazzo medio all’arma che poteva andare sempre a segno.

Fino a quando Atg aveva il suo archetipo personale che girava completamente per valorizzarla e non poteva di certo avere forti piani alternativi, la cosa poteva tranquillamente andarmi bene in quanto ci vuole sempre un peso nella bilancia che non faccia diventare troppo greedy midrange e control richiedendo risposte a playstile specifici.
Azorius giocava la sua buona dose di carte buffe e dal power level basso se prese a se stanti: Ornithopter e Gingerbrute in primis, mostriciattoli che si rivelavano danno da poco se si riusciva a sventare la glitterata.
Inoltre la versione UW aveva come angolo cieco l’assenza di removal o danni fuori dalla combact, debolezze che il più lento ma minaccioso Boros non aveva; la versione pura era un cyborg finalmente potenziato che faceva il suo.
Ma non altro.

Una purezza che poteva portare una ventata d’aria fresca al meta ma che è stata purtoppo sporcata e trascinata nell’eterna perdizione del sasso into sasso lasciandomi un senso di tristezza e di occasione sfumata.

Sono alquanto perplesso.

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Questione Stickers: lo scherzo è bello quando dura poco


Le mie perplessità possono solo ingigantirsi quando penso che si è deciso di rendere parte di una espansione scherzo legale in costruito con meccaniche eventualmente difficili se non impossibili da implementare nella controparte online del gioco.

Posso anche capire ed in una certa quantità anche apprezzare lo sforzo creativo della meccaniche stickers volta a dare profondità di gioco e scelte interessanti, oltre a creare scenari bizzarri appiccicando a creature abilità e/o stats imprevisti, tuttavia la casualità della meccanica con la conseguente perdita di tempo nei tornei per spiegarla e fare estrarre gli stickers era un fastidio che è preferibile non appartenga al costruito competitivo ma sono ai kitchen table o ai LGS.

“Name Sticker Goblin” o, per meglio dire, “____ Goblin” è stato sfortunatamente giocato sia in Legacy Goblins che in Pauper Mono Red e Pauper RG Turbo Emblem aka TurboFritto, portando ad una futura implementazione online che non rispecchiava appieno quella real.
In parole povere: non solo il Goblin in questione è arrivato con notevole ritardo online aggravando l’ormai abusato concetto di frattura tra meta real e online, ma quanto è stato finalmente implementato lo si è fatto con una scorciatoia che rispettava grossomodo le percentuali dell’effetto nella carta ma che non era la stessa cosa portando una carta ad avere online un effetto diverso dal cartaceo.

Si è deciso finalmente di mettere una pezza a questa buffonata visto che lo scherzo è durato anche troppo e non faceva più ridere da tempo.

Sono alquanto perplesso.
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Polar games, Winrates e impoverimento

Sto invecchiando, è vero, ma mi sembra di ricordare che per un ban non basti semplicemente considerare che un archetipo warpi il meta e crei MU polarizzati: serve una winrate alta per un decente periodo di tempo, lo spartiacque era il 55% di winrate mentre il periodo di tempo non si è mai definito e, se devo provare ad indovinare, direi attorno alle 3 settimane – 1 mese.

Chiariamo subito un concetto: per quanto mi riguarda sono ero leggermente propenso per un ban di Glitters dopo averlo in meta da qualche settimana nella veste Boros, detto ciò, se non fosse stato bannato fino a dopo MH3 non avrei urlato allo scandalo, anzi.

Ciò che mi perplime sta nel fatto che in questo video, contrariamente a quelli passati, non sono state citate le winratenel non-mirror dei mazzi Glitters: maliziosamente e, probabilmente, a ragione sipotrebbe pensare che le percentuali di winrate non siano state mostrate perchè non vicine a quel 55% sopracitato.

Il bannare senza percentuali a supporto può tranquillamente avere 2 giustificazioni prevalentemente: il formato è warpato e si giocano solo archetipi che stanno bene o se la possono giocare dall’elefante nella stanza oppure le side sono infarcite di hate contro il nostro elefante che ne è particolarmente vulnerabile come nel caso delle 7-8 Hydro di side pre ban di Monastery Swiftspear.

Il metro di misura usato per i ban dal Pfp sembra essere quello di non voler accelerare troppo il formato e/o non proporre troppi “polar game” in Pauper, splendida intenzione ma, a mio modo di vedere, molto pericolosa.
Sono in testa al corteo contro i game polarizzati di Magic preferendo le cosiddette “partite giocate” ma sono conscio che questa tipologia di game, per quanto spesso sgradita, sia parte fondamentale del gioco e che provare a diminuire al minimo la dose di polar game in Pauper sia a lungo andare deleterio per la varietà del meta e dei playstyle disponibili.
C’è una sostanziale differenza tra bannare a vista e farlo per dar forma ad un formato vario.

Non corso degli anni abbiamo di fatto impoverito il formato da archetipi tempo, combo ed ora aggro: non sostengo che tutti i ban fatti finora siano da cestinare, vorrei solamente che si avesse più attenzione alla varietà di playstyle nel meta.
Farsi i mirror di control e midrange non mi dispiace ma non vorrei arrivare a farmi solo quelli: nel meta odierno di aggro competitivi rimarrà solo Mono Red, come combo puro avremo solo Altar Tron e Goblin e per quanto riguarda i Tempo ci accontenteremo di una versione sbiatita di Mono U.
Tutto ciò in un quadro dove contro aggro e tempo le wrattine stampate negli ultimi anni sono devastanti e pronte a dare man forte ad ogni midrange o control in questo senso.
Non è una direzione sana se mantenuta a lungo termine e senza buone misure di lungimiranza, il fatto che si stia ancora discutendo di bannare ulteriormente qualcosa dall’attuale mono red non mi fa ben sperare.

Sono alquanto perplesso.

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Un Geddon nel limbo

Il Pfp non ha controllo sulle uscite delle comuni nei set futuri, informazione che spero ormai sia risaputa e nota a tutti.
Gavin, essendo “Principal Magic Designer” alla Wizard of the Coast, è a conoscenza delle comuni che arriveranno in MH3 e ha chiaramente detto che, oltre a qualche new entry che sicuramente vedrà gioco e che potrebbe essere problematica, uscirà un common fin troppo vicina ad una carta già in banlist e che, di conseguenza, con tutta probabilità dovrà essere bannata breve tempo dopo il rilascio.

Ha aggiunto inoltre che il Pfp non farà ban preventivi e questo mi fa storcere il naso: anche assumendo che il bannare Hymn to Tourach, High Tide e Sinkhole all’unificazione del Pauper tra cartaceo e online non sia un precedente compatibile, mi sembra strano che un carta giudicata praticamente identica ad una in banlist non venga preventivamente bannata e venga tenuta nel formato per una decina o più di giorni.

Una settimana dopo l’uscita di MH3 ci sarà il Paupergeddon Pisa che, se non ci sarà nessun passo indietro riguardo a queste dichiarazioni, sarà giocato in un formato limbo con una carta sorella di una già in banlist e che verrà bannata poco dopo l’evento.
Gli spoiler finiscono a fine mese quindi si avranno due settimane per breware con la carta palesemente da banlist e una settimana per testare su mtgo dopo il rilascio per poi andare a giocare il Geddon in quello che, ripeto, sembra annunciarsi come un formato limbo.

Spero vivamente non sia qualcosa che coinvolga la meccanica Storm che risulterebbe inargibile con tutta probabilità, il danno minore sarebbe un ennesima stampa per Affinity in stile All that Glitters, Atog o Myr Enforcer; in ogni caso si giocherà in un formato rotto nonostante l’importanza dell’evento.

Sono alquanto perplesso.

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Conclusioni

Non so se si sia capito fino ad ora e non vorrei ripeterlo ulteriormente per non insultare la vostra intelligenza, in ogni caso sarebbe solo la quinta volta.

Sono alquanto perplesso.