Introduzione
Salve a tutti, lettori di Pauperwave. Sono Elia Morgese, gartuyzz su MTGO. Qualcuno mi conosce, qualcuno no, mi spiace per i primi. Scrivo questo report per raccontare della mia esperienza all’IPT Ragnarok 2.0, egregiamente organizzato dai ragazzi di Lega Pauper Parma e tenutosi sabato 27 Luglio alla Corte di Odino (PR).
Mi fa piacere scrivere queste pagine non tanto per il piazzamento finale, che mi ha indubbiamente reso molto contento, quanto più per aver ottenuto un risultato con una brew di mia invenzione. A differenza del TPP di Pisa, tuttavia, dove ero andato totalmente allo sbaraglio centrando la Top più per allineamento di alcuni pianeti che per la bontà del mazzo, in questa occasione le scelte di deckbuilding sono state più ponderate, precedute da un testing più corposo e da una scelta dell’archetipo che ha tenuto conto del meta previsto.
.
.
L’idea
Da appassionato di cucina, sono sempre stato un sostenitore del principio secondo cui “buono più buono fa buono”. Il formaggio con le pere, il cacio sui maccheroni, il salmone col Philadelphia, ecc. Gli esempi si sprecano. Ogni volta che la mia ragazza, vittima suo malgrado prediletta dei miei sproloqui, mi sente pronunciare queste parole risponde con malcelata disperazione che “allora perché non mettiamo la Nutella sul tonno?”. Fuor da metafora culinaria, la massima sottolinea la validità intrinseca di un accoppiamento tra due elementi individualmente validi. In Magic, invece, presuppone che mettendo una carta forte insieme ad altre carte forti, il risultato non può che essere un mazzo forte.
Il processo di creazione del mazzo si è sviluppato attraverso alcuni snodi fondamentali:
- Voglio giocare qualcosa di nuovo (tendo a rifuggire l’idea di giocare il mazzo Tier 1 o più in meta del momento, anche se ogni tanto, se si vuole provare a vincere qualcosa, è la strada giusta).
- Ho voglia di giocare un mazzo con Crisalide, che è una carta bellissima. Tuttavia, mi fa schifo Ponza.
- Guardando le recenti Top degli IPT italiani, uno dei mazzi più in meta del momento, o di moda che dir si voglia, è Jund Glee. Se voglio un mazzo che sia posizionato bene devo tener conto di quell’archetipo. Vista la difficoltà attuale del blu, serve un mazzo che abbia delle rimozioni.
- BG Gardens potrebbe essere una buona idea. Potrei provare ad aggiungere il rosso per Crisalide di main e delle risposte migliori post side.
.

.
In seguito a queste ed altre considerazioni più specifiche che enuncerò a breve, ho deciso di montare Jund Gardens e di portarlo al torneo di Parma.
.
.
La Lista
.

Partiamo dalla domanda fondamentale: perché Crisalide? Oltre a giudizi puramente di gusto, credo che la carta risponda bene ad una delle esigenze del Pauper odierno: avere un piano proattivo.
In questo preciso momento storico il meta è troppo veloce e il card advantage nero tanto economico quanto efficace. Pensare di poter fare la parte del control in maniera fair è, ahimè, del tutto utopico.
Il tradizionale BG Gardens ha molta difficoltà a grindare un Affinity Grixis che vede mediamente bene, e contro Glee Combo il semplice “pesco e passo, faccio disputa nella tua end” senza proporre una race dà al nostro avversario la possibilità di scolpirsi la mano con ogni protezione e interazione possibile. Sentivo insomma la necessità di una carta che fosse in grado di aggiungere all’archetipo una dimensione di minaccia e che coprisse, ove possibile, alcuni degli angoli più scoperti del mazzo.
Nella fattispecie, Crisalide dovrebbe:
- Migliorare il MU difficile contro Affinity. Laddove è impossibile stare dietro al suo card advantage e fare removal 1×1 è un gioco a perdere, a causa di Refurbished Familiar e Blood Fountain, il nostro Eldrazi dovrebbe avere la funzione di stallare la board e aiutarci a tenere eventuali emblemi.
- Migliorare il MU non positivo contro Kuldotha, fornendoci ben tre bloccanti in una sola carta e guadagnando così abbastanza tempo, specialmente post side, per trovare le risposte adeguate e le vite necessarie a dare il giro di boa. Rappresenta infatti anche un’ottima contro race, una volta gestita la board avversaria.
- Migliorare il MU non positivo contro Madness, bloccando Imp molesti e Sneaky Snacker ricorrenti.
- Incastrarsi bene nella curva e nelle meccaniche del mazzo: le pedine Eldrazi Spawn generate permettono di scurvare a turno quattro con Crisalide into Lembas o Ichor Wellspring, oppure di proporre tre bloccanti e saccare un Lembas precedentemente risolto nella combat avversaria. Inoltre, gli Spawn sono ottimi target per Disputa e gli altri peschini, visto che Crisalide si potenzia quando un qualsiasi Eldrazi che controlliamo viene sacrificato in qualsiasi modo.
- Fornire, come detto sopra, un valido clock contro Glee combo.
- Migliorare il mirror match, aumentando il numero di minacce e rendendo molto meno forti le Tithing Blade avversarie.
In generale, l’aggiunta del rosso consente anche di giocare post side risposte migliori contro Kuldotha (Breath Weapon), Affinity (Gorilla Shaman, Cast into the Fire, Ancient Grudge) e gli Ux control in salsa Murmuring Mystic, qualora dovessero tornare in meta (Pyroblast).
Per quanto riguarda il resto della lista, la shell è quella di un tradizionale BG Garden con l’aggiunta di due Nihil Spellbomb di main per carte problematiche come Sneaky Snacker e Blood Fountain, limando il numero di Tithing Blade, poichè non ottimale in questo meta infestato da fontane ed Eldrazi Spawn.
.
.
Il Torneo
Forte di un testing online che aveva visto il mazzo registrare uno score di 20-5 in cinque leghe consecutive su MTGO, mi presento al torneo con buone sensazioni. C’è comunque una piccola parte irrazionale di me che continua a suggerirmi all’orecchio che proprio perché è andato tutto bene fino ad ora, è il momento che le cose inizino ad andare male. E, senza curarsi di farmi autobodyshaming, mi sussurra mefitica che “più sono grossi, più fanno rumore quando cadono”. In auto con me, tuttavia, ho sia il famoso lostonkato, amico di LPPisa che per vicissitudini varie era al Nord e mi ha scroccato un letto e un passaggio (ah, i legami, la community, l’amicizia, lu sole, lu mare), che soprattutto la raggiante presenza del Top Pauper Player of the Year 2024, Simone Ledda, che col suo bonario sorriso trasmette calma zen e pace interiore.
Ci accompagnano nella spedizione anche Capi, Sturo e Weapon, compagni di Lega Pauper Cornaredo. Capi vincerà un agguerritissimo side event.
Inizia il torneo. Sperando di aver cucinato formaggio con le pere e non tonno e nutella, mi siedo al mio primo tavolo. Guardo su Companion per capire chi affronto e…
.
.
Turno 1: Cawgate di Simone Ledda

La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Turno uno contro il mio compagno di lega, amico, ma soprattutto colui che è formalmente il più forte giocatore d’Italia? Non se ne esce. Le mie possibilità di vittoria sono praticamente nulle, tant’è che forse mi conviene segnare direttamente 0-2 e risparmiare tempo. Purtroppo, Simo mi obbliga a giocare per godere della mia umiliazione.
Analisi seria: si tratta di un match-up tendenzialmente positivo, dove ovviamente la carta chiave è Crypt Rats. Anche Crisalide fa sentire il suo apporto: permette di stallare la board in assenza di Basilisk Gate, oppure costringe l’avversario a tapparsi proattivamente per cercare di rimuoverla o per pompare i suoi pezzi, esponendosi a removal in risposta e aumentando le nostre possibilità di risolvere i Ratti.
Un piano chiaro, semplice e conciso, se non fosse per l’ammaliante charme di chi mi sta davanti: distratto da quei magnetici occhi castani, commetto un terribile errore di disattenzione e regalo a Simone un G1 che mi vedeva abbastanza in vantaggio.
Side In: 2 Deglamer, 2 Breath Weapon, 2 Duress
Side Out: 1 Defile, 3 Tithing Blade, 1 Eviscerator’s Insight, 1 Avenging Hunter
Sconfortato, gioco G2 e soprattutto G3 in maniera abbastanza inguardabile. Come detto, però, la fortuna è cieca e il match up positivo. Sculo, non merito, vinco. Prendo atto che potrebbe essere la mia giornata e mi do uno schiaffo mentale per concentrarmi e giocare in maniera impeccabile le prossime partite. Anche se non me la sono meritata, Placido mi offre una birra.
Match: 2-1
Score: 1-0
.
Turno 2: Jund Glee

Trovo il MU che maggiormente giustifica la scelta del mio mazzo. Se entrambi peschiamo mediamente bene, le probabilità dovrebbero essere abbastanza dalla nostra. A differenza della versione BG, Jund Varano dispone infatti di un numero molto più ristretto di protezioni maindeck. In G1 riesco a risolvere un emblema o una minaccia in curva, per poi controllare con le removal mentre aggredisco i suoi punti vita. Thorn of the Black Rose è particolarmente buono contro la versione Jund: blocca benissimo le sue Crisalidi mentre ci aiuta a trovare minacce e le due-tre interazioni di cui abbiamo bisogno per non morire dalla scombata.
Side In: 3 Duress, 1 Thorn of the Black Rose, 1 Trespasser’s Curse
Side Out: 3 Tithing Blade, 2 Nihil Spellbomb (in alternativa 1 Eviscerator’s Insight)
In G2 il mio avversario riesce a farmi deviare dal normale piano partita, risolvendo ben quattro Writhing Chrysalis, fortunamente in ritardo di un paio di turni per un leggero screw iniziale. Mi salva Trespasser’s Curse, che entra dopo la sua prima Crisalide e tassa pesantemente le altre tre, permettendomi di vincere la contro-race con Avenging Hunter.
Nota per il lettore poco ferrato di Glee Combo: Trespasser’s Curse impedisce la scombata di Jund Glee con Makeshift Munitions e ferma quella con Molten Gatekeeper nel turno dell’avversario (ma non nel nostro). Non impedisce invece la scombata contro le chiusure tipicamente usate da BG Glee, ossia Nadier’s Nightblade e Bloodrite Invoker. Rimane comunque utile per impedirgli di vincere di combat, qualora non trovasse uno di quei due pezzi. Per la spiegazione tecnica del perché questo succeda mandate un messaggio a Francesco Raso Stoia o al vostro amico judge di fiducia.
Match: 2-0
Score: 2-0
.
Turno 3: Ponza di Paolo Ansaldo

Ponza è un MU difficile da vincere, ma di facile interpretazione: cerchiamo di non missare landrop, risolviamo un emblema, spariamo tutto quello che tocca terra.
Perché questo succeda, tuttavia, il nostro avversario deve darci una mano: non vedere troppi slandi nei primi 3-4 turni, né troppi cascanti nei turni 4-6. Se li vede, dobbiamo sperare caschi male (Arbor Elf, Utopia Sprawl, ecc), altrimenti non si riesce minimamente a stare dietro alla pressione. Riesco a vincere G1 resistendo finchè svolto la partita con Monarca, con lui al topdeck e la sua board gestita.
Side In: 3 Duress, 1 Thorn of the Black Rose
Side Out: 2 Nihil Spellbomb, 1 Eviscerator’s Insight, 1 Tithing Blade
In G2 non c’è partita: mi inchiodo a due terre e, anche se non ha una partenza molto esplosiva, Paolo ha tutto il tempo di trovare le sue bestie e un singolo slando che mi impedisce di giocare. G3 semplicemente vede bene e io non gli sto dietro.
Match: 1-2
Score: 2-1
.
Turno 4: 5c Glee di Tommaso Casini

Affronto una versione di Glee particolamente esotica, che splasha blu e bianco rispettivamente per Dimir Infiltrator ed Heliod Pilgrim, per tutorare Varano, Sadistic Glee e le chiusure. Molto interessante l’idea di avere ridondanza, aumentando di fatto “a 5” il numero di ogni pezzo di combo. Il mio gameplan rimane comunque lo stesso. Per mia fortuna, riesco a metterlo in pratica senza rischiare troppo sia in G1 che in G2.
Side In: 3 Duress, 1 Thorn of the Black Rose, 1 Trespasser’s Curse
Side Out: 3 Tithing Blade, 2 Nihil Spellbomb (in alternativa 1 Eviscerator’s Insight)
Match: 2-0
Score: 3-1
.
Turno 5: UR Terror

Nella classica versione neve, il MU è uno tra i più brutti possibili per Gardens. La combinazione di Monarchi, Counterspell, Mistici e Skred rende quasi impossibile per noi risolvere e mantenere un emblema. Noto però che il mio avversario non gioca terre neve: è una discriminante importante, perché significa che verosimilmente non ha removal che facciano abbastanza danni da uccidere Avenging Hunter, Troll di Khazad-Dum o Crisalide. Inoltre, quando riesco a risolvere una Thorn of the Black Rose mi confessa di non aver presente la meccanica Monarca, facendomi supporre quindi che non giocasse. Crisalide si è rivelata una buona aggiunta anche contro questo archetipo, rappresentando un ottimo bloccante per Delver of Secrets e guadagnando tempo grazie agli Eldrazi Spawn immolati su Tolarian Terror.
Side In: 3 Duress, 1 Thorn of the Black Rose
Side Out: 1 Crypt Rats, 1 Spinning Darkness, 1 Lembas, 1 Eviscerator’s Insight
Ci tengo a riportare un episodio avvenuto durante il terzo game, che spero possa essere d’aiuto a giocatori alle prime esperienze torneistiche, che si trovino in situazioni analoghe. Il mio avversario pesca dimenticandosi il trigger di Delver, se ne ricorda subito dopo e mi mostra la carta che ha pescato, dicendo che non l’aveva messa assieme alle altre e quindi era per forza quella (una Breath Weapon, che avrebbe quindi flippato la sua creatura). Nessun problema, gli dico però che vorrei chiamare il Judge non perché dubiti che la carta sia quella, quanto perché non so se può “rifare il trigger” o per questo turno ormai l’ha “perso”. Quel trigger è inoltre rilevante, perché ho una crisalide 4/5 e lui ha solo Delver in campo. Se bloccassi il Delver flippato, potrebbe quindi uccidere la Crisalide con Breath Weapon dopo i danni. Mi dice che non c’è bisogno di chiamare il Judge e quando insisto accoglie la mia richiesta con aria scocciata. Ricordo a tutti i lettori meno avvezzi alle esperienze competitive che, per qualsiasi lecito dubbio durante una partita, chiamare un Judge è un loro diritto, checché ne dica chi si ha davanti e senza paura di passare per “cattivi”, perché non è così. Ad ogni modo, gli è stato fatto rifare senza problemi il trigger di Delver visto che la carta pescata era inequivocabilmente quella Breath Weapon.
Match: 2-1
Score: 4-1
.
Turno 6: Mono White Weenie

Poco da dire: MU molto positivo per me e il mio avversario non pesca neanche bene.
Side In: 3 Breath Weapon, 2 Weather the Storm (per non andare troppo basso visto che dovrò attivare Ratti più di una volta, in alternativa 2 Duress per non farci sorprendere dai suoi Guardians’ Pledge)
Side Out: 2 Snuff out, 1 Tithing Blade, 2 Avenging Hunter
Match: 2-0
Score: 5-1
.
Turno 7: Jund Glee di Leo Mancinelli

In G1 commetto l’errore di non lasciargli prendere la Monarchia, usando la mia removal proattivamente su un Varano anzi che reattivamente, andando tapped out. Nella seconda main fa un altro Varano, risolve Glee e scomba.
Side In: 3 Duress, 1 Thorn of the Black Rose, 1 Trespasser’s Curse
Side Out: 3 Tithing Blade, 2 Nihil Spellbomb (in alternativa 1 Eviscerator’s Insight)
G2 e G3 si sviluppano sulla falsariga delle partite precedenti contro Varano. Nell’ultimo game, tuttavia, il mio avversario ha una finestra per fare la classica Disputa del “che Dio me la mandi buona”, cercando uno dei due pezzi mancanti di combo, ma non potendo giocare intorno a Snuff Out (che non ricordo se avessi in mano o meno). Decide di aspettare ancora un turno per settarsi meglio, dandomi così il tempo di pescare ed essere open di molteplici interazioni e non riuscendo più a trovare uno spot utile per scombare. Mi confesserà poi che non avrebbe comunque trovato quello che cercava con quella Disputa.
Match: 2-1
Score: 6-1
.
.
Turno 8: Jund Glee di Pietro Laudati
All’idea di una patta intenzionale e cinquanta minuti di aria, il mio avversario mi abbraccia commosso. Siamo entrambi in Top 8.
Match: ID
Score: 6-1-1
.
.
Quarterfinals: Ponza di Paolo Ansaldo

Sia benedetta la Legge della Svizzera! Vinco un G1 combattuto, perdo malissimo G2. In G3 faccio l’unica mossa di cui mi vanterò in tutto questo report: ho due Khalni Garden ma sono senza mana nero. Lui però è bloccato a due terre e un Arbor Elf. Faccio un Lembas che vede una Palude, decido però di tenerla in mano giocando intorno al suo topdeck di slando (conoscevo le altre carte in mano per una Duress risolta in precedenza), visto che in mano ho Cast Down. Lui topdecka Thermokarst e mi slanda una dei due giardini, io nel turno successivo faccio palude e Cast Down su Arbor Elf, lasciandolo inchiodato per abbastanza tempo da sviluppare il mio piano partita. Dal canto suo, Paolo mi aiuta mettendo in luce il lato inconsistente di Ponza e iniziando, da un certo punto in poi della partita, a pescare solo terre.
Semifinale di un torneo da 130 persone giocata in clima disteso tra risa e battute, e con gli amici di Lega Pauper Genova (di cui Paolo fa parte) Capitan Fabio e Silvia a scherzare con noi mentre guardavano la partita.
Sembra sempre retorica quella sulla community Pauper, ma non lo è.
.
.
Semifinals: Grixis Affinity di Andrea Belotti

Prima Top in “carriera” per il mio avversario, il Belo, visibilmente emozionato e visibilmente brillo. Il MU è ostico ma non impossibile, devo scavare per vedere Crisalide o, soprattutto in G1, Thorn of the Black Rose, unico modo di provare a star dietro al suo mostruoso card advantage. Contro Affinity è inoltre importante il tempismo col quale si sacrificano gli Eldrazi Spawn per pompare la prima Crisalide. Quando possibile, bisognerebbe cercare di giocare intorno a Galvanic Blast. Tutte queste riflessioni lasciano il tempo che trovano, visto che soccombo in fretta da un doppio Refurbished Familiar che trasforma la mia mano in un colabrodo.
In G2 una buona quantità di Crisalidi mi consegnano la vittoria, nonostante quattro Galvaniche “out-of-nowhere” e la chiamata di un topdeck di Makeshift Munitions, che fortunatamente non si avvera, mi fanno sudare ben più di qualche camicia.
Se pensavo di non potermi ritrovare col culo più stretto di così, Andrea mi fa ricredere in G3. In breve, mi trovo in questa situazione: sono a 3 di vita, lui ha in campo Makeshit Munitions, due Refurbished Familiar e un Kenku Artificer (la terra indistruttibile si è presa un Defile). Nel turno precedente un Gorilla Shaman l’ha lasciato con solo un ponte blu nero, che è ora stappato. Nel mio turno, gioco un Lembas che vede Crypt Rats. Li gioco e mi rimane un mana nero open. Passo pregando ogni entità divina che non faccia niente nella end. Accade.
Nel suo upkeep, per fargli usare il mana nel suo turno, attivo Ratti da 1. In risposta sacca un pezzo per farmi 1 danno. Vado a 2. Risolve il danno dei Ratti e vado a 1. Lui non pesca terra e passa. Nel mio turno faccio Crisalide e sacco Lembas tornando a 4, lui missa landrop per un paio di turni e io chiudo con Avenging Hunter. Il povero Andrea si becca gli insulti dei suoi amici (tra i quali spero di potermi annoverare, dopo questa partita) per aver missato il letale. Questo e i quarti di finale sono stati i game probabilmente più divertenti dell’intero torneo, giocati con un’atmosfera allegra e spensierata nonostante la posta in palio.
.
.
Finals: Grixis Affinity di Roberto Francini

Tommaso Loss si avvicina e mi sussurra: “Devi riuscire dove io ho fallito”.
Mi avvio alla finale senza pressione.

Vinco G1 a suon di Crisalidi. Poi il baratro. Descrivere a parole la tempesta perfetta che si abbatte su di me è impossibile, e sulla soglia della nona cartella di Word avrete capito, se avete resistito fino a questo punto, che sono uno che di parole ne usa tante. La metafora che forse più si avvicina ai due game successivi è “un viaggio sotto acidi insieme a Topolino”.
Lascerò alle immagini il racconto della finale.

.

Il Vate Francini, Supremo Profeta dell’Affinità, mi distrugge prima mentalmente e poi in campo. O forse viceversa, non so più qual è il prima e qual è il dopo. Vado a ritirare il mio premio. Mangiamo dei ravioli buonissimi fatti dal locale.
Sono felice (che sia finita).

.
.
Considerazioni Finali
Il mazzo mi ha dato una bella soddisfazione, Crisalide si è resa utilissima in tutte le partite. A valle del torneo, mi sentirei di fare queste considerazioni sul mazzo:
- Due Nihil Spellbomb di main sono forse troppo pesanti. Credo che sia utile introdurre degli icori per massimizzare il card advantage. Nel momento in cui scrivo ho tolto una Spellbomb e una Tithing Blade per due Ichor Wellspring.
- La mono foresta di main, che era stato oggetto di discussione con alcuni amici, si è rilevata più utile che dannosa (props a Sapo e allo Stonkato, che mi hanno convinto definitivamente a metterla).
- In side, per quanto sia utile contro Jund Varano, si può probabilmente rinunciare a Trespasser’s Curse.
- Contro Affinity, col senno di poi, giocherei Ancient Grudge e non Deglamer. Così facendo, si avrebbe un modo in più di tamponare partenze a strappo e si potrebbe generare un minimo di value dal discard di Refurbished Familiar. Gorilla Shaman è troppo spesso poco utile, potrebbe essere rimosso (o scendere ad una copia), in favore di Fangren Marauder.
Un grande complimenti all’organizzazione, allo staff arbitrale e al locale, che ad eccezione del caldo imbastiscono un evento fantastico. Un saluto a tutti gli amici incontrati, vecchi e nuovi, e a tutti i lettori che sono arrivati fino in fondo!
Un grazie anche a Lollo Bassi che mi ha segnalato tutti i refusi che mi erano sfuggiti, impedendomi di fare la figura dell’analfabeta.
Elia