Mala tempora currunt

Ringraziamo l’amico Andrea Piemonti (al secolo PieGonti) per aver scritto questo articolo.
Non sono stati maltrattati giocatori di Magic durante la sua stesura, l’autore verrà pagato in natura.
-la redazione di Pauperwave


“Io questo articolo nollo volevo scrivere” (semicit.)

Stavo, come spesso accade durante i 4Seasons, facendo due ciacole tra una birra e l’altra con i ragazzi della community eternal. Il vedere questi soggetti tirarsi i loti e le ancestral addosso per tre giorni, ha fatto strisciare un dubbio inquietante che ho formalizzato loro così:

“C’è mai stato nella storia di Magic un mazzo con otto Recall, quattro per di Chiave e Time Vault, e un paio di mind twist?”

E dopo essere stato guardato da loro come se avessi un ragno in faccia, mi sono chiesto perché cazzo questo mazzo non solo è legale in pauper, ma tutti i mazzi più forti sono sostanzialmente quella roba lì con la salsa a piacere? 

Io sono Andrea, ho ventisei anni, e gioco a pauper da un paio di anni. Gli amici che mi hanno tirato per le maniche convincendomi a giocare mi hanno narrato di un brewer’s paradise, dove puoi giocare il mazzo che ti piace della strategia che ti piace, e se sei più sgamato degli altri a giocare e a deckbuildare i risultati arrivano.
Non nego che all’inizio sia stato così: a me piace molto giocare i mazzi tempo, e anche in meta avversi di Monastere e All that glitters, sono sempre riuscito a trovare la quadra per sleevare quattro Contromagie, a volte seguite da Gatti Sacri, altre da Fatine e Ninja.
Insomma, il pauper era una parentesi divertente – ma competitiva – dai formati “risolti” (tipo il pioneer dei mirror di Vampiri, o lo standard dei mirror di Alrund’s Epiphany), dove peraltro il costo d’entrata sono pochi euro, e chiunque ti presta una carta se ce l’ha.

Però la merda stava già centrando il ventilatore, ma noi non lo sapevamo. O meglio, eravamo troppo distratti a lamentarci di altro: le carte rotte che sono poi state bannate, appunto Monastera e Glitter.
Poi è arrivato Modern Horizons 3, che come una grande scopa ha fatto emergere tutta la polvere che c’era sotto il tappeto: il formato, giocato ai massimi del suo potenziale competitivo, è un formato dove è impossibile giocare senza effetti dispute e artefatti. Pescare è dai tempi di Alpha la cosa più forte che si può fare nel gioco; se nel tuo mazzo mono card advantage hai anche una combo A+B, e un modo per essere sempre sicuro di operare, cioè gli scarti, il tuo mazzo è chiaramente più forte di qualsiasi altra strategia che non abbia almeno il tuo stesso raw power in fatto di vantaggio carte. Fare Counterspell su Deadly Dispute che mangia Ichor Wellspring è un 1×0, spesso tempo negativo considerando che Disputa è instant. Lo stesso spesso vale per counter su Eviscerator, dato che puoi ritirarlo a più tardi durante il gioco.
Anche giocare Aggro, checché se ne dica, è un gioco a perdere: sperare di chiudere la partita in fretta sapendo che l’avversario post-board ha mass removal, Weather the Storm e comunque una combo A+B che ti uccide se ti tappi in sviluppo, è il piano della disperazione.
Non mi spreco sui mazzi tempo, che magari sulla carta hanno anche un wr decente da glee, ma sono terrificanti contro tutto quello che non sia glee, e spesso non riescono a battere nemmeno lo stesso mazzo che cercando di predare; ricordo quando anni fa in Modern si giocava Tritoni per battere Hogaak, e si finiva puntualmente corti di threat o denial, contro una strategia chiaramente scorretta o ban worthy. Ma ora ne parliamo.

Questo per dire cosa: che se sei un giocatore competitivo, puoi giocare dieci partite di glee, pagare qualcuno, magari Lillo (dopo questo endorsement mi offrirai almeno una birra, spero) che ha scritto la bibbia di BG Glee, e andare facilmente a soldi. Sono sicuro al novanta per cento che non submittare BG Glee equivalga a non volerci nemmeno provare; il prossimo Geddon sarà il torneo più facile e rancido dal Pro Tour Eldrazi a questa parte, e sono contento di parteciparvi non come giocatore.

Pausa. Prendiamo fiato.
Ora scrivo di ban, Panel, e di altre cose buffe.

Meme by PieGonti



Ogni tanto vado al bar di fianco all’ufficio, dove ci sono i vecchi che litigano di calcio, tutto il giorno, a tutte le ore del giorno. Lombrosianamente sono le stesse facce che fai anche tu mentre parli con i tuoi amici di tutte le carte che andrebbero bandite; beh, sono di solito d’accordo. Tuttavia il problema è più complesso, perché, come disse Lucio Battisti, come può uno scoglio arginare il mare?

Mi spiego: come può il Pauper Panel fare dei ban sistematici quando la Wizard stampa un prodotto ogni tre settimane, il power level delle comuni non ha mai toccato i vertici attuali, e le carte fanno sempre la stessa cosa ma meglio? Guardate le magie blu: qual è l’ultima spell blu forte e maindeckabile che hanno stampato negli ultimi anni? Force of Negation, forse. Che è rara. E questo discorso vale per un sacco di design… i macro archetipi, anziché aumentare, stanno lentamente diminuendo e il play design si sta parecchio appiattendo.
Inoltre pensare che i fantastici sette siano dei figli di puttana incompetenti è facile, e anche io mi mangio le mani a sapere che i miei counterspell beta rimarranno nel raccoglitore fino al duemilacredici, però la loro posizione è davvero complicata.

Capiamoci, bannare Sadistic Glee/Lucertola non ucciderebbe il parassita che si sta mangiando le interiora del formato, ma epurare tutto il vantaggio carte nero provocherebbe uno shake imprevedibile per il formato, probabilmente a vantaggio nuovamente degli aggro scemi (mi perdonerete la definizione) o chissà. Non dimentichiamoci inoltre che Crisalide è nel formato, e che il mazzo con 4 Thermokarst ha quasi vinto lo scorso Geddon di Pisa, perdendo dal mazzo coi succhiotti.
Al contempo, tenere una posizione temporeggiante, soprattutto adducendo come motivazioni la scarsezza di dati post Paupergeddon Roma fa solo bestemmiare, siccome sappiamo tutti com’è andata e rischia di andare tra tre settimane.
Però, penso sia comunque una scelta rispettabile, considerando che è più facile fare stronzate che non farle, in questi casi. Lo vediamo nel legacy attuale, che post ban di Psychic Frog è diventato un formato di pistoleri, dove se stappi di terzo è perché l’avversario si è disconnesso. 

L’ultimo punto che vorrei toccare è quello legato alla community. Il primo Paupergeddon che ho giocato è stato a Lecco, e ho ancora i brividi a pensare a quanto mi sia divertito, trovando ciò che nel competitivo da cui vengo non mi è mai capitato, ed è difficile descrivere a qualcuno che non l’ha vissuto. Similmente mi è successo a Radio Atog l’anno scorso, un evento quasi magico, anche complice la location suggestiva.
Queste cose, la condivisione del cibo, la mescolanza umana, il rispetto e le risate, sono riassumibili in una parola: community. La community pauper è quello che secondo me tiene in piedi quasi tutti gli eventi di Pauper attuali. A questo punto mi chiedo, come nel 2012 al tramonto del post hardcore in Italia si chiedevano i Laghetto, che senso ha l’evento in sé, se la gente vuole solo stare insieme e divertirsi? Serve davvero giocare e perdere dagli spike con le 75 tutte uguali e la sideboard guide pagata per stare insieme tra esseri umani, mangiare, bere e fare casino?

Qualche settimana fa, sono andato a giocare il Nazionale di PreModern a Bologna, nel torneo organizzato da ChaosOrcFest. L’evento è stato davvero speciale, e prima della Top8 c’è stata una raffle di beneficenza con premi importanti, tra dipinti degli artisti in sala, carte in reserved list e quant’altro. Al termine, c’è stata una premiazione per i mazzi più bizzarri, più interessanti e più divertenti.
La top8 invece vinceva un set di fetch di assalto a testa.
E la gabbia volò alla ricerca dell’uccellino.