Analisi Metagame & WinRates Paupergeddon Winter Edition 2024

Dopo un fine settimana che ha visto 688 iscritti partire al day1 di quello che si riconferma come il più grande evento del più “piccolo” formato di Magic: the Gathering, arriva la doverosa e amabile analisi del metagame del torneo. Perché se anche non si chiama GP, il Geddon Pauper è l’evento competitivo di spicco del formato Pauper.

Colgo l’occasione per ringraziare gli amici di Lega Pauper Italia e tutti coloro ai quali, per prosa sintattica, per dimenticanza o per antipatia personale (scherzo) non cito.
Un sentito grazie per tutto il materiale (immagini, dati, coverage, lavoro sociale medio, ecc.) creato e fornito da LPI, ed altri. Lo rubo e lo metto qui a disposizione. Evviva la pirateria.



Comprendere le percentuali

L’analisi del metagame consiste nella cosa più difficile e, al contempo, la più stupida.
Dobbiamo partire fondamentalmente dal capire quanti dei giocatori coinvolti nell’evento vi si approccino con una mentalità che possiamo riassumere con l’inglese competitive player e quanti con for-fun player.

Questo perché, nonostante la impressionante barriera di ingresso data da:

  1. costo di iscrizione (ormai si aggira tra i 40 e i 50€)
  2. costi di viaggio
  3. costi di pernottamento & alimentari
  4. disponibilità di 2-3 giorni della settimana

che palesemente impediscono l’acquisto ad acquirenti potenziali, una fetta di aficionados continua a giocare il formato a livelli di competizione meno estrema.

Questo secondo me è un fattore importante per il successo del formato, dato che come prodotto riesce a vendersi equalmente bene ad entrambi i gruppi di giocatori (competitivi e non-competitivi).

Possiamo generalizzare la divisione tra questi due modi di approcciarsi a MtG in base al quantitativo di tempo usato per il playtesting; come differenziare tra il calcetto dell’oratorio e le partite di campionato.
E questo serve per dare una indicazione di come non tutti possono dedicare quantità esagerate del proprio tempo libero al gioco competitivo. Che sono i giocatori che di solito fanno maggiore affidamento a liste ed archetipi non-ottimizzati per il meta previsto o che, comunque, perseverano a giocare una decklist perché vi hanno maggiore confidenza o perché la usano da più tempo nel dato metagame.


Comprendendo come e quanto si giochi un mazzo, appare naturale quindi che Golgari Gardens, Azorius Glitters e Dimir Faeries siano i tre archetipi giocati maggiormente.

Due di questi sono considerati come il più forte (o uno dei più forti) dalla maggioranza della opinione comune: BG e Affinity.

Sempre due di questi sono considerati ben posizionati contro Gardens e contro Glitters: Dimir Faeries e (curiosamente) Golgari stesso.
Il mio commento tra le parentesi è un modo per sottolineare come sia stato valutato estremamente bene l’archetipo per il meta cartaceo attuale e come, poi dimostrato dai dati statistici, non abbia ripagato le aspettative.

Inoltre penso sia rilevante far notare la caratteristica principale del mazzo: ha tempistiche liturgiche; le patte non intenzionali sono molto probabili nel mirror match di Golgari.

Da alcuni inaspettato, parliamo infine di Dimir Faeries: l’archetipo Tempo (che sia Aggro-Control però è come minimo oggetto di discussione) è favorito contro Golgari Gardens e, se incastra bene le sue risposte, pure da Azorius Glitters.
Il mu contro Azorius Familiar, uno dei mazzi che viene percepito tra i più forti (e che veniva ritenuto tra i più giocati) è positivo.

La considerazione finale è che carpire il meta è una questione di A)osservare il metagame dei tornei passati, B)leggere le discussioni sui social networks e (probabilmente la la parte più difficile) C)conoscere i gusti della parte di popolazione che prenderà parte all’evento.

Fierce Empath (Scourge #119)

È una questione di empatia.


Conversione al Day2

La conversion è un valore percentuale indicativo delle performance del dato archetipo nel meta del day1.

In pratica maggiore è il numero di giocatori con tale archetipo che sono passati al day2, maggiore è la conversione di questo.
Ovviamente gli archetipi più forti, o che per un insieme di cause hanno avuto dei migliori risultati (ricordiamoci del fattore chiappa), hanno una conversione maggiore.
Dato che si parla di valori statistici ricordiamoci però che bisogna sempre valutarli in base a quanto sono rappresentati; se un mazzo giocato da un singolo giocatore (es. Tribale Pelati) ha una conversione del 100%, tale dato avrà ovviamente un valore indicativo inferiore rispetto ad un archetipo con una presenza al Day1 del 15%.

Possiamo considerare la conversione, assieme alla win rate, uno dei più importanti indicatori sulle performances di un archetipo nel meta del torneo.

Win Rates

Oltre ad LPI che mi ha fornito i dati accurati sulle percentuali degli archetipi del torneo, ringrazio anche il judge Michele Vianello per il lavoro di raccolta svolto; non pubblico il documento per via della privacy.

Non riuscendo a contenere tutto in una veste grafica decente, provo a riassumere i punti più importanti, magari con un paio di screenshots.

I primi 10 archetipi più giocati:

  1. Golgari Gardens (11.2% del meta): 46.3% WR
  2. Azorius Glitters (10.8% del meta): 54% WR
  3. Dimir Faeries (8.8% del meta): 51.3% WR
  4. Kuldotha Red (6.7% del meta): 46.6% WR
  5. Azorius Familiar (5.3% del meta): 54.2% WR
  6. Izzet Control (4.4% del meta): 49.3% WR
  7. Jeskai Glitters (3.9% del meta): 47.8% WR
  8. Jeskai Ephemerate (3.8% del meta): 53% WR
  9. Caw Gates (3.5% del meta): 52.6% WR
  10. Boros Synth (3.4% del meta): 52% WR
Il corposo lavoro

Analizziamo alcune wr, in MU specifici, di Gardens, UW Glitters e Faeries.

Golgari: prestazioni molto sotto le aspettative di molti; penso che pareggi intenzionali ed eventuale inesperienza abbia sfavorito parecchi i giocatori dell’archetipo.

Azorius Glitters: la versione Aggro di Affinity, nella sua semplicità, sembra essere il 50-50 da tutti che piace all’archetipo del giocatore di MtG.

Dimir Faeries: a fronte di pochi MU molto brutti, ce ne sono di più molto buoni.

Ultimo parere che posso aggiungere: win rates non eccessive, che non possono argomentare nulla a sfavore di All that Glitters (o Avenging Hunter) nel formato.

Questi sono gli archetipi che nell’evento hanno almeno 10 match contro uno specifico MU, a cura di Paolo Donfrancesco.
Nel dettaglio: WINS-LOSSES.

Ne posso derivare quindi due conclusioni: patte ed esperienza/testing hanno influenzato grandemente questi risultati.
N.B: i pareggi non rientrano nel conto della la quantità di partite vinte e, di conseguenza, della win rate.

Quantifichiamo le patte

Ri-organizzazione dei dati dei pareggi a cura di Paolo Donfrancesco

Eccoli, i famosi dati che giustificano me che scrivo “non giocate questo mazzo” nella descrizione del videogameplay di TurboFog.

Scherzi a parte, penso che i dati siano auto-esplicativi e ci danno una chiara rappresentazione di quali mazzi abbiano una vera e propra difficoltà tecnica a giocare 3 games.

Percentuale di All that Glitters nel meta

All that Glitters è una carta estremamente forte in Pauper grazie alla presenza di artefatti a costo di mana (e di deckbuilding) pari a zero. Le terre artefatto rendono Tutto ciò che Luccica giocato in 119 liste su 688 (UW Glitters, UWR Glitters, WR Glitters, UBW Glitters, BWR Glitters), circa il 17.3% del metagame.

Questo senza contare le ben poche liste di Bogles (6, 0.9%) e Mono White Heroic (1, 0.1%); i due mazzi Aura non si basano su artefatti, ma bensì sugli incantesimi, motivo per cui non ho ritenuto sensato accorparli.

Conclusioni

Se ci basiamo solamente su WR e presenze, il metagame del Paupergeddon Winter Edition 2024 si è dimostrato sano ed aperto, almeno al Day1; il metagame del Day2 vede premiare la carta All that Glitters e la versione più all-in su questo incantesimo: Azorius Glitters.

Jeskai Glitters e Boros Glitters sono varianti (la prima di Azorius Glitters e la seconda di Boros Synth) che cercando di andare sviluppare anche un gameplan alternativo al puro e semplice beatdown, grazie al card advantage di Experimental Synthesizer e Glint Hawk.

Se sommiamo gli archetipi Glitters presenti al Day troviamo un 24% (circa) di Affinity Glitters.dek.

  • Azorius Glitters 16%
  • Jeskai Glitters 5%
  • Boros Glitters 3%

Penso che questa precisazione su All that Glitters sia doverosa, rispetto al non fare nessuna analisi su (ad esempio) monarca o iniziativa, per via delle recenti discussioni sulla carta.
Ritengo inoltre che il potenziale per rimuoverla dal formato ci sia e che si possa trattare solo di una questione di mesi, esattamente come è avvenuto con Monastery Swiftspear. Per inciso, questo incantesimo crea lo stesso tipo di scenari che la creatura a costo R creava, solamente è più lenta di forse uno o due turni, ma al contempo richiede un set-up minore grazie alle terre artefatto e ad affinità con gli artefatti.

In ogni caso prima di Modern Horizons 3, in uscita tra soli due mesi, sicuramente non vedremo nessun ritocco all B&R.
Con MH3 è però altresì probabile che verrano stampate nuove carte problematiche (in virtù della natura dell’espansione), che potrebbero mettere in ombra ciò che già da noia.